La Corte conclude che gli elementi e le informazioni portati a Sua conoscenza non stabiliscono l’esistenza di alcun legame di sovranità tra il territorio del Sahara Occidentale e il Regno del Marocco

Corte Internazionale di Giustizia

L'Aia, 16 ottobre 1975

mercoledì 11 giugno 2008

Progetti in cambio di onestà


L'Unione Mediterranea di Sarkozy potrebbe non essere tanto vicina come a lui --e alle lobbies dietro le quinte-- piacerebbe. Da quanto riporta il quotidiano indipendente “Al-Jazair News”, l'Algeria avrebbe messo ben 3 condizioni per la propria adesione al progetto di Unione Mediterranea (nessuna ha mezzo scarto):

1- Riconoscimento da parte della Francia dei crimini contro l’umanità da essa commessi durante la sua occupazione dell’Algeria dal 1830 al 1962.

2- Una soluzione giusta e definitiva del conflitto del Sahara Occidentale che riconosca il diritto all’autodeterminazione del popolo saharawi per mezzo di un referendum.

3- Una soluzione giusta della questione palestinese.


L'Algeria rappresenta -–col permesso del Marocco–- il primo partner economico della Francia in Nordafrica e -–col permesso di Jaques Chirac–- uno dei pochi paesi nell’area che contesta l'arroganza del Palais de l'Élysée.

L’entrata -–o post che dir si voglia–- di oggi doveva essere un’entrata sulla determinata onestà di certi governi nel non chinarsi davanti ai potenti. Si tratta, giustamente, di paesi che non hanno dimenticato gli indicibili soprusi subiti da parte delle grandi nazioni (si fa per dire). Ho trovato questa ottima notizia e non ho pubblicato quella che avevo in mente, sarà per la prossima...

Personalmente ho avuto il piacere di ascoltare dalla bocca dell’ambasciatore dell’Algeria in Madrid il fatto che, nel marzo 2003, durante la prima visita dell’Eliseo all'ex-colonia, Chirac chiese ai cameramen di ritirarsi adducendo che doveva parlare in privato con Abdelaziz Bouteflika. La risposta del presidente algerino fu netta: “non devo nascondere niente al mio popolo”, e uscì dalla sala coi giornalisti.

L'Algeria non è il paradiso sicuramente, ma sembra altrettanto chiaro che non deve prendere lezioni di etica politica dalla Francia.

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