La Corte conclude che gli elementi e le informazioni portati a Sua conoscenza non stabiliscono l’esistenza di alcun legame di sovranità tra il territorio del Sahara Occidentale e il Regno del Marocco

Corte Internazionale di Giustizia

L'Aia, 16 ottobre 1975

mercoledì 4 giugno 2008

SAHARALIBRETORINO: PresentAzione



Il team di SAHARALIBRETORINO ha partecipato, partecipa e parteciperà ad azioni sul territorio nazionale, finalizzate allo scopo di dare visibilità alla causa che il blog stesso supporta: promuovere il diritto di autodeterminazione del popolo Saharawi
L'intento di queste partecipazioni vuol essere quello di comunicare alle persone quello che sappiamo, che abbiamo visto e le esperienze provate in prima persona: il contatto diretto non dà la possibilità di raggiungere un target potenzialmente alto come un blog, ma l'esperienza empatica di trasmettere quanto crediamo in questa causa, non ha prezzo!


Ad oggi non è stato possibile programmare un calendario delle attività da affrontare, però l'intenzione è quella di sostenere attivamente la nostra causa partecipando ad eventi, che consideriamo "affini". Può infatti avere un ritorno connsiderevole far conoscere la questione del Sahara Occidentale alle persone che già posseggano o stiano sviluppando una certa sensibilità nei confronti di certe problematiche, e/o non faccia parte del popolo "tenuto in coma farmacologico dai media" (ndr. B.Grillo!)

Lo stendardo della R.A.S.D Republica Araba Saharawi Democratica, è sventolato in due eventi di grossa portata per ciò che riguarda il territorio torinese: il V2Day del 25.4.2008 e nella manifestazione FreePalestine del 10.5.2008

V2-Day:
la manifestazione di Beppe Grillo poneva una questione a noi particolarmente cara: la disinformazione e la corruzione dei media che, pubblici o privati, forniscono alla popolazione un servizio incompleto e gestito dai "poteri forti" (... che però in Italia hanno la peculiarità di essere anche "padroni").

In effetti la questione del Sahara Occientale esiste, ha un valore enorme se confrontata con altre problematiche, ma è conosciuta da molte poche persone. E questo per due motivi fondamentali:
- la comunità internazionale non vuole che se ne parli per non dover scombinare quello status quo che permette a nazioni quali gli USA, la Francia e molte altre di beneficiare delle immense risorse localizzate proprio in questi territori.
- il governo marocchino dirige le sue milizie militari e paramilitari per impedire alla popolazione Saharawi ancora presente nei territori occupati, di far sentire la sua voce, ma anzi usando sistematicamente la violenza ed il terrore per sotterrare quel sentimento di libertà ancora vivo fra quelle persone.

FreePalestine:
la manifestazione del 10 maggio 2008, ponendosi contro la partecipazione dello stato di Israele come ospite d'onore alla Fiera del Libro 2008, sosteneva la causa del popolo palestinese, ad oggi esiliato dai territori natii, e sistematicamente oppresso dalle forze militari del governo israeliano.

Il Sahara Occidentale vive a tutti gli effetti una situazione molto simile a quella palestinese, differente solo per visibilità mediatica.
Negli ultimi anni è apparso un ulteriore elemento simbolico comune ai due territori: il MURO .
L'ultimo baluardo dell'oppressione dell'occidente ricco, che nel 1989 cadendo a Berlino riconsegnava alla comunità mondiale il contatto con l'est Europa, oggi è ancora presente sia nel Sahara, sia in Palestina, e nuovi di zecca!
Nel Sahara è lungo 2720 km, di recente costruzione (anni '80) e vanta il primato di zona a più alta concentrazione di mine del pianeta. Lungo tutto il suo profilo esterno sono distribuite circa 6 milioni di mine: se mai qualcuno provasse a comunicare col mondo, scavalcato il muro, salterebbe in aria dall'emozione ...
La presenza al corteo torinese, a cui hanno aderito più di 7000 persone, è stata molto importante per chiarire anche un altro elemento comune "problematico": le bandiere della Palestina e del RASD si differenziano solo per la presenza della mezzaluna rossa nella striscia bianca di quella sahariana!

È uno strano equivoco ma appare ancor più preoccupante che bandiere ove compaia la fatidica combinazione BIANCOROSSOVERDE richiamino elementi quali il regime, oppressione e violenze, nel cui occultamento partecipino sistematicamente i più importanti media nazionali ...

L'appuntamento è alla prossima puntata!
a cura di FreeSahara

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