La Corte conclude che gli elementi e le informazioni portati a Sua conoscenza non stabiliscono l’esistenza di alcun legame di sovranità tra il territorio del Sahara Occidentale e il Regno del Marocco

Corte Internazionale di Giustizia

L'Aia, 16 ottobre 1975

lunedì 7 luglio 2008

Ifni, l'inferno.

Una delle donne torturate selvaggiamente dalla polizia marocchina a Ifni [Reuters]

Se da una parte i movimenti italiani di appoggio al sahrawi ci congratuliamo dal supporto che alcune delle nostre autorità locali offrono ad un popolo che soffre da 33 anni l'esilio più infame, dall'altra dobbiamo rammentare la nula copertura di altri tragici eventi --come gli accaduti un mese fa a Sidi Ifni, Morocco-- da parte dei nostri media.

Triste è notare che, al contrario di Le Monde, El País, ecc. Il Corriere, La Repubblica e La Stampa non si sono accorti di nulla.

Ci sono informazioni allarmanti riguardo l'attuazione della polizia durante la manifestazione che un migliaio di disoccupati di questa cittadina di 20.000 abitanti del sud del Marocco hanno indetto 30 giorni fa.

Il direttore di Al Jazeera a Rabat, Hassan Rachidi, ha visto annullato l'accreditamento di stampa per il suo canale, e si trova adesso sotto processo per aver detto quanto non si poteva dire: ci sono stati più morti, diverse donne hanno riportato episodi di violenze sessuali, e le solite detenzioni arbitrarie si sono saldate con centinaia di denunce di tortura. Sarà un segno che 50 avvocati si siano mossi per diffendere Rachidi dal regime Makhzeinano a titolo volontario?

La nostra stampa era come al solito troppo impegnata nella morbosa --e forse redditizia-- cronaca come per buttare un occhio sul mondo (fatto salvo Lloret de Mar e l'Eurocopa).

Per rimanere a casa non possiamo che notare che l'ultimo riferimento dal giornale torinese al regno incantato non si faceva eco del clima di repressione che Amnesty, OMCT, ed altre prestigiose organizzazioni internazionali denunciano proprio in questi giorni. Ecco cosa scrivevano (o semplicemente traducevano) gli omini di Giulio Anselmi in questo periodo. Sommersi tra tonno e buchi di golf si sono persi questo. Se non fosse da piangere ci verrebbe da ridere.

Nel nostro piccolo invieremo questo link alle redazioni per ricordargli il loro dovere.

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domenica 6 luglio 2008

La libertà è essere felici

Sabbar, desaparecido per 10 anni, arrestato e torturato più volte, è appena uscito, dopo 2 anni, dalla tristemente celebre carcere nera di El Aaiún.

La liberazione di Brahim Sabbar raccontata da Marco Belloni per PeaceReporter

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OMCT denuncia repressione contro i sahrawi che difendono i Diritti umani

L'Organizzazione Mondiale Contro la Tortura (OMCT) ha criticato nell'ultima relazione annuale la repressione sistematica perpetrata dalle autorità marocchine sui sostenitori sahrawi che difendono i Diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale.

L'OMCT ha segnalato in questa relazione che continua "l'uso della forza contro gli attivisti sahrawi nel Sahara Occidentale", sottolineando che "la maggior parte di questi attivisti sono stati oggetto di detenzioni arbitrarie."
La relazione annuale --elaborata dall'Osservatorio per la protezione dei sahrawi che difendono i Diritti umani nel Sahara Occidentale, la Federazione Internazionale dei Diritti umani e la OMCT-- ha indicato che le forze marocchine reprimono brutalmente le manifestazioni pacifiche e le concentrazioni di sahrawi che difendono i Diritti umani nei territori occupati del Sahara Occidentale.

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